Il parto naturale

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Il parto naturale può essere un’esperienza fisica molto faticosa e dolorosa, ma allo stesso tempo un’esperienza unica.

In genere, viene diviso in tre fasi: la fase dilatante, la fase espulsiva e la fase di espulsione della placenta. Ciascuna delle tappe è segnata da sensazioni uniche che vale la pena di ricordare, soprattutto se si prevede un parto naturale.
Durante il travaglio, che può durare da diverse ore a un paio di giorni, si verificheranno lievi o moderate contrazioni, a intervalli regolari, della durata di circa un minuto e con un riposo che varia dai 5 ai 20 minuti. Questo è il momento di andare in ospedale. La prassi di ricovero in ospedale varia notevolmente da un ospedale all’altro, ma appena arrivata, ti verrà chiesto di rispondere ad alcune domande: se le contrazioni sono ad intervalli regolari, quanto durano e quanto tempo passa tra una contrazione e la successiva, se si sono già rotte le acque e quando, se stai sanguinando, se hai problemi di salute, etc. Poi sarai portata in una sala per l’esame dove sarai visitata da un’ostetrica o da un medico. Ti misureranno la temperatura, il polso e la pressione sanguigna, monitoreranno le contrazioni e il battito del bambino, farai un esame addominale e pelvico per determinare la posizione del bambino, controlleranno l’apertura della cervice e se perdi del liquido amniotico. Nel frattempo ti potrebbero porre alcune domande sulla tua storia medica e sulla tua gravidanza, sui farmaci assunti, sulle attuali condizioni mediche, etc. Se il momento del parto sembra abbastanza prossimo, verrai ricoverata in ospedale.
Dopo essere stata ricoverata in ospedale, sarai accompagnata nella tua camera e ti chiederanno di cambiarti gli abiti oppure, se sei in procinto di partorire, ti potranno portare direttamente in sala parto. Tuttavia, se è la prima volta che diventi mamma, probabilmente avrai ore o addirittura giorni da attendere prima che arrivi la fase di espulsione. Approfitta di questo tempo per seguire il tuo programma per il parto e per fare le richieste di cui hai bisogno. Sarai controllata periodicamente dalle infermiere o dal medico che ti spiegherà che cosa sta facendo e perché. Se hai delle domande non avere paura di chiedere!
Il dolore e il disagio si intensificherà durante la fase espulsiva, mentre le contrazioni si avvicineranno sempre di più. Ricorda che puoi ancora cambiare idea sul parto naturale, se il dolore è insopportabile, non sentirti a disagio a richiedere dei farmaci per il dolore, perché molte donne lo fanno quando entrano nella fase espulsiva. Ora, sarai portata in sala parto e incoraggiata a spingere dal tuo team sanitario.
Il tuo lavoro non è finito quando il bambino verrà finalmente alla luce. Avrai qualche istante per tenere il tuo bambino e poi ti verrà chiesto di fare un altro piccolo sforzo per spingere ed espellere la placenta (la fase di espulsione della placenta). Il medico quindi esaminerà la placenta per assicurarsi che sia stata espulsa intatta in quanto tutti i frammenti lasciati all’interno dell’utero potrebbero causare un’infezione. Infine, il medico valuterà se è necessario apporre dei punti, ma rilassati, perché ti verrà dato un anestetico locale prima della cucitura.